Stop ai vincoli per i contratti a termine?
Si va verso la cancellazione dei vincoli previsti per le assunzioni con contratto a tempo determinato fino a 24 mesi. Sarà poi possibile una ulteriore eventuale estensione di 12 mesi in base ad accordi sindacali a livello territoriale, aziendale, o da inserire nei contratti collettivi
Il Governo intende modificare le norme del decreto dignità introdotte dal governo Conte I e si avvia alla cancellazione dei vincoli previsti per le assunzioni con contratto a tempo determinato fino a 24 mesi. Inoltre, sarà possibile una ulteriore eventuale estensione di 12 mesi sulla scorta di accordi sindacali, aziendali o da inserire nei contratti collettivi.
Sarebbe così più facile per le aziende assumere lavoratori a tempo determinato con contratti fino a due anni. Come è noto, sotto la spinta del Movimento Cinque Stelle, il “Decreto Dignità” aveva inserito causali molto vincolanti a carico delle imprese per la sottoscrizione di contratti a termine che fossero superiori ai 12 mesi: esigenze temporanee e oggettive estranee all’attività ordinaria; sostituzione di lavoratori; incrementi temporanei e significativi dell’attività.
Il governo, vorrebbe presentare un decreto ad hoc in Consiglio dei Ministri entro la fine di gennaio. In pratica, fino a 24 mesi, i contratti a tempo determinato potranno essere stipulati tra l’azienda e il lavoratore in maniera “acausale”.
Sarà, inoltre, attuabile una eventuale estensione di 12 mesi, a seguito di accordi che saranno inseriti nei contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali. Peraltro, i contratti collettivi potranno stabilire che le causali si applicano prima dei 24 mesi; ciò in deroga alla regola generale che sarà l’assenza di vincoli per i contratti fino a due anni.