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MUNGIELLO AVVOCATI

Stress a lavoro: la responsabilità ricade sul titolare

Il datore di lavoro diviene responsabile se assume atteggiamenti che compromettono la personalità morale del lavoratore Egli diviene imputabile per danni alla salute che ricadono sul dipendente; ciò a causa di un ambiente lavorativo estremamente logorante ed estenuante, sebbene i comportamenti che hanno causato la lesione, non sono qualificabili come mobbing. La Cassazione, con la  sentenza…
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Legge di bilancio 2024: le misure a sostegno dei lavoratori

Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico lavoratori dipendenti (art. 1, c. 15)Anche per il 2024, prosegue la riduzione del cuneo contributivo a carico dei lavoratori dipendenti di 6 punti percentuali, per coloro la cui retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di € 2.692,00, al netto del rateo…
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Assenza ingiustificata del lavoratore

Secondo la disposizione prevista dal disegno di legge in materia di lavoro, presentato dal Governo alla Camera dei deputati il 6 novembre 2023, in tema di cessazione del rapporto per assenze senza giustificazione, l’assenza prolungata del lavoratore superiore a cinque giorni, deve essere interpretata come volontà chiara di cessare il rapporto, e pertanto può essere equiparata alle dimissioni…
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La contestazione disciplinare: principio di immutabilità

La Suprema Corte, attraverso l’ordinanza n. 26043 del 07.09.2023, sostiene che, per quanto riguarda il procedimento disciplinare, il principio di immutabilità si completa solo nel caso in cui vi sia una conclamata limitazione del diritto di difesa del lavoratore. Diversamente, tale principio non si applica quando il datore proceda a un diverso apprezzamento o a…
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Superamento del periodo di comporto: Ferie e illegittimità del licenziamento

Con ordinanza n. 26997 del 21 settembre 2023, la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento di un lavoratore, il quale, in procinto di superare il periodo di comporto per le varie assenze per malattia, richiede di poter fruire delle ferie maturate e successivamente del periodo di aspettativa non retribuita previsto dal CCNL. Nel…
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13 giorni di assenza non giustificati, ma il licenziamento è illegittimo

Con la sentenza n. 18372/23, la Cassazione precisa che un dipendente non può essere licenziato per un’assenza di 13 giorni in un anno. Poiché si tratta di un provvedimento eccessiva e carente dei caratteri di proporzionalità, congruità e gravità rispetto alle assenze. La donna protagonista della vicenda, dipendente a tempo determinato presso un Comune siciliano…
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E’ onere dell’avvocato sollecitare il cliente per ottenere la documentazione utile al ricorso

Spetta all’avvocato spronare il cliente per ottenere la documentazione necessaria alla predisposizione del ricorso. Diversamente, il legale paga i danni per responsabilità professionale. E’ ciò che si evince dall‘ordinanza n. 15271/2023 con cui la terza sezione civile della Cassazione ha accolto il ricorso di un ex assistito nei confronti del proprio difensore. Nei fatti, l’uomo aveva…
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Legittima eccezione d’inadempimento

La Cassazione a mezzo dell’ordinanza 770/2023, ha riformulato almeno in parte, i fondamenti inerenti il licenziamento disciplinare a seguito del mancato assolvimento del lavoratore di eseguire la propria prestazione, in caso di illegittimità dell’ordine datoriale. Nello specifico, la suprema Corte ha convenuto che, qualora il lavoratore non renda la prestazione secondo determinate modalità, sia giustificato…
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La Corte di Giustizia Europea sul diritto del subagente all’indennità di fine rapporto

Con sentenza del 13 ottobre 2022(C – 593/21), la CGUE si è pronunciata in merito all’indennità di fine rapporto del subagente. Essa, riconosciuta dal preponente all’agente principale per i clienti acquisiti dal subagente rappresenta un vantaggio sostanziale per l’agente principale, ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 2, della direttiva CE 86/653 il quale prevede che: ” L’agente…
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L’avvocato, anche da imputato non può usare espressioni irriguardose

Il Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Cosimato) con la sentenza n. 191 del 21 ottobre 2022, ha stabilito che l’avvocato ha il dovere di comportarsi, in ogni situazione, in difesa della dignità e del decoro della professione e compie una violazione disciplinare se nel corso di un processo penale in cui figura come imputato, fa uso di frasi…
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